Luogo di storia e cultura, sport e benessere, il Parco Lu Cantaru è parte integrante dell’omonima Fattoria non molto distante, disteso su 30 ettari di bosco dove la flora dei corbezzoli, l’erica e i lecci prevalgono, mentre i perastri, il cisto e il rovo fanno da cornice alla suggestiva parete di roccia di scisto e quarzo, che insieme all'area di Monte Forte e alla Rocca della Bagassa, vanta la sua longevità di più antica formazione geologica della Sardegna di circa 250 milioni di anni insieme alle terre del Sulcis Iglesiente. Le sue linee fanno trasparire, ad occhi sognatori, volti antichi e profili di animali come l’ormai noto leone, il guardiano, l’elefantino e altri ancora.
Il sentiero principale porta ai piedi della grande roccia, dove nel periodo delle piogge la cascata prende vita, regalando emozioni ancestrali, l’acqua che si infrange sulla pietra invoglia l’anima a viaggiare in libertà al ritmo di pura magia. La fauna trova un'oasi incontaminata, una coppia di corvi imperiali e una di poiane dominano il cielo, il falco pellegrino nidifica nella parte più inaccessibile, la dolce famiglia delle pernici passeggia ai confini del bosco, la ghiandaia fa notare il suo piumaggio in rare occasioni mentre la notte è dei barbagianni e delle civette, i cinghiali, le volpi e le lepri si aggirano indisturbati, sfuggenti sono le donnole, anche più rare le visite dei daini, mentre la tartaruga marginata (sarda) di qua e di la percorre i suoi sentieri, le api selvatiche svolazzano alla ricerca dei migliori pollini, oltre tutti questi residenti, il gruppo Billy fa visita al parco ogni giorno, per godere delle prelibatezze che la flora offre. Billy è la mascotte della fattoria, un caprone di 8 anni che, a capo di un gruppo di pecore, gironzola liberamente per il parco.
Seguendo i percorsi che si inerpicano dentro il bosco, ci si imbatte in uno dei rifugi più noti del famoso “bandito buono” Giovanni Tolu (1822-1896), nato a Florinas e datosi alla fuga dopo vicende amorose finite non troppo bene, cavalcava attraverso la Nurra quando era uno dei luoghi più impenetrabili dell’isola, prima dell’arrivo dei carbonai piemontesi, Enrico Costa scrive la biografia di Tolu e la pubblica nel 1897: “Storia d’un bandito sardo narrata da lui medesimo”. Giunti in cima a Punta Canistreddu, il panorama è strabiliante, da Castelsardo a nord est, sino a Capo Marragiu a sud, passando per “Insula Erculi” l’isola dell’Asinara, l’Argentiera e Capo Caccia l’orizzonte disegnato dal mare non trova intoppi.
Luogo di grande energia è il “Cerchio Del Sole Splendente”, dove la terra regala la sua energia per gli scopi più sottili e spirituali, qui si possono fare esperienze guidate, talvolta molto forti, alla percezione e al riequilibrio energetico, come d'altronde accade nei siti archeologici di tutto il mondo dove Madre Terra si esprime in forma intangibile.
La visione
La nostra visione è la cura e la custodia di questa oasi naturale, affinché nel futuro possiamo godere della sua energia e del contatto diretto con la Madre, radicati, apprendendo e condividendo questa ricchezza che a tutti appartiene.
Le attività
Le attuali attività sono quelle della gestione e della pulizia dei nove chilometri di strade e sentieri esistenti nella proprietà e in particolare nel bosco. Ci dedichiamo all'apertura di nuovi percorsi e aree dedicate al ristoro e al relax e spesso, durante le attività pubbliche al Parco Lu Cantaru, all'osservazione del contesto ambientale e l'interazione con i nostri ospiti, in modo da tenerci costantemente aggiornati anche dei piccoli mutamenti che spesso fanno la differenza nello stare insieme.
Trasformiamo le materie prime che questo luogo ci dona, in prodotti alimentari, olistici e di artigianato, organizziamo escursioni guidate per far conoscere i segreti di questo luogo.
Protagonisti sono gli amici Gianpaolo Demartis e la “Libera Scuola di Erboristeria Popolare Sarda” con passeggiate dedicate alla conoscenza delle erbe e i loro arcaici utilizzi; la sezione sassarese del C.A.I. con le loro escursioni; Mauro Pirino e la “Scuola Sarda del Cammino” che propone gite indirizzate alla formazione e divulgazione del camminare sportivo e non, preparando da quest'anno anche dei banchetti conviviali. La pista di Down hill è curata dagli amici della società Mistral DH Alghero.
Non mancano le visite dei bambini della scuola parentale e quelli della scuola statale.
I progetti
Il fine è quello di rendere il Parco Lu Cantaru fruibile a chi desideri viverlo più intensamente attraverso gli animali, le piante, le rocce e i minerali, aspirando a quel mondo magico che lo pervade.
Per fare questo vorremo rinnovare le già esistenti aree ristoro con nuovi tavoli, panche e complementi d'arredo, promuovere le escursioni dai più svariati indirizzi, consolidare le attività mirate allo spirito come la meditazione, lo yoga, il reiki, la radioestesia, il riequilibrio energetico, il silenzio, il gioco; ospitare e dare sfogo alle differenti arti: la scrittura, la pittura, la scultura, la musica, la fotografia, il teatro, la danza; l’osservazione delle stelle con il telescopio, il camping mirato al riequilibrio dei ritmi uomo-natura.
Diversi poi sono i progetti rivolti ai bambini della scuola parentale, statale e agli scout, uno tra questi è la caccia al tesoro improntata allo stimolo della cura e rispetto di se stessi e della natura; il recupero della fontana “Antoni Nigora”, protagonista di una vicenda legata ad un incendio e salvatosi proprio grazie alla fontana in cui si gettò.
La riqualificazione dei cinque pozzi e la cura delle varie falde di superficie; la costruzione di servizi igienici eco-sostenibili come le compost toilet; realizzare dei supporti dove applicare le illustrazioni e le descrizioni delle piante e degli animali.